domenica 2 novembre 2014

Estia e il fuoco

La spirale degli Dei

Questa sera vi ho portato al centro del vostro essere,
con questo Fuoco Sacro,
poiché il primo fuoco sacro è quello che arde dentro di voi:
una fiamma indomita, che a volte sembra svanire, rimpicciolire,
piegata dal vento delle delusioni, dei dispiaceri, dei dubbi…

Ma quando meno ve l’aspettate e vi sembra che la fiamma si sia spenta,
ecco che ritorna dentro di voi: più forte, più sicura e più potente di prima.

Questo il senso del Fuoco Sacro che ogni donna alimenta dentro di sé,
prima di donarlo alla sua casa, alla sua famiglia e ai suoi cari.

Di donna in donna, nei secoli e nei secoli
questo fuoco non si è mai spento,
è sempre stato lì a ricordare la vostra forza femminile,
il vostro coraggio, la vostra capacità di agire.

E il fuoco ancora oggi vive silente in tutte le case,
protegge, rassicura, scalda, nutre,
e ogni donna nella sua casa è la Sacerdotessa dedicata al Fuoco Sacro,
un fuoco amoroso di vita.

Voi, Sorelle, siete le portatrici consapevoli di questo fuoco.

Questo fuoco rappresenta per voi la torcia della fede profonda,
il simbolo potente della Dea che è in ogni luogo,
e il fuoco per voi traccia un sentiero luminoso dal quale non potete discostarvi,
perché non ne siete capaci, perché nel fuoco c’è amore, c’è profondità, c’è chiarezza.

Che la vostra strada, la strada del vostro cuore,
sia luminosa come questa fiamma perpetua e antica.

Io sono Estia e vi benedico,
poiché sono una parte imprescindibile di ognuna di voi.

Andate in pace”.


Frase per lo spegnimento del fuoco/candela:

Per il momento spengo questo fuoco,
perché so che rimane acceso dentro di me”.


Surabhi, giovedì, 16 ottobre 2014 

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