“Non
dovete avere paura della spada:
la
spada non è soltanto un arma di offesa,
la
spada è un’arma di difesa spirituale,
la
spada serve per separare, per dividere, per discernere.
La
spada spirituale porta Luce, porta consapevolezza,
porta
forza e coraggio nell’azione, nell’azione intelligente,
nel
prendersi la responsabilità di come si agisce,
nel
giusto, nell’attenzione verso gli altri, che non può essere
condiscendenza,
ma
rigore, rispetto e attenzione.
Ma
ciò non significa debolezza, non significa lasciar correre,
poiché
ognuno è responsabile delle proprie azioni e delle proprie scelte.
I
Guerrieri della Luce mai come in questo periodo sono stati chiamati,
ed
è una chiamata alle armi nel vero senso della parola:
ognuno
di voi deve agire con la sua arma di Luce,
per
portare consapevolezza e responsabilità nei confronti di chi ancora
non
ha intrapreso un cammino sicuro.
C’è
caduta, c’è ripresa e c’è ricaduta,
ma
questo a voi è sempre meno consentito perché la vostra
responsabilità,
la
vostra consapevolezza, la vostra capacità di percepire è illuminata
dalla Luce:
la
Luce del coraggio, la Luce dell’indipendenza, la Luce dell’assenza
di giudizio,
ma
anche Luce di rigore e di rispetto e di potenza e di forza.
Ciò
che prima accadeva nell’indifferenza, oggi non può più accadere,
ma
ciò di cui parlo non è la repressione, non è l’attacco brutale,
ma
è l’Amore che si fa strada con tutta la sua potenza per abbattere
le barriere,
e
come un fiume in piena travolge
giudizi, pregiudizi, frustrazioni, rabbia, delusioni:
questa
è la vostra chiamata alle armi.
Siete
chiamate a diventare più consapevoli, più sicure di voi stesse, più
determinate.
E’
in questo senso che io vi affido la Luce della mia spada,
perché
illumini le vostre spade, le spade che sono nel vostro cuore.
Io
vi benedico e vi sostengo nel vostro ruolo di Guerrieri
della Luce,
sono
Mikael e vi dico: andate in pace”.
Surabhi, mercoledì 17 giugno 2015
- serata dedicata alle Gerarchie Celesti