venerdì 7 luglio 2017

Maestro El Morya




MAESTRO EL MORYA


Capo del Consiglio di Darjeeling della Grande Fratellanza Bianca, statista, poeta, economista e
santo, fondatore del Summit Lighthouse.
Signore del Primo Raggio
Fiamma: Blu
Fede nella volontà Divina e Sapienza

Colore: Blu
ll maestro Morya è il Chohan della volontà di Dio, il raggio blu. Egli accoglie studenti al suo rifugio sul monte Kachenjunga a Darjeeling, in India, presso il Tempio di buona volontà


“Io, El Morya, vi porto il raggio del mio infinito amore. Raggio che si fonde con la forza dell’Arcangelo Michele che vi sostiene e vi aiuta a comprendere ciò che è bene e ciò che è male.  Ogni pezzo del vostro cammino è un passo nella Luce e per la Luce. Non importa quante volte siete caduti, avete inciampato, avete zoppicato….io sono con voi per aiutarvi a rialzarvi e a ricominciare a camminare. Questo percorso, accidentato e spesso difficile, vi porta comprensione e compassione, per tutti gli Esseri di tutte le RAZZE E RELIGIONI CHE A LORO VOLTA FANNO CON FATICA IL LORO CAMMINO. E CADONO. E SI RIALZANO. Ma A VOI IN PARTICOLARE è RICHIESTA UNA GRANDE FORZA D’ANIMO AFFINCHE’ NON DEVIATE MAI DAL CAMMINO DELLA FRATERNA COMPRENSIONE E DELL’AMORE SENZA CONDIZIONI.
Le mie braccia e la spada dell’Arcangelo Michele vi proteggono e vi incoraggiano affinché, in qualsiasi circostanza, ci sia la pace nei vostri cuori.
Siate Benedetti perché siete amati.”

Incontrare i Maestri - serata del 7 luglio 2017
canalizzato da Surabhi
Ritratto del Maestro, matita su carta by Surabhi


lunedì 17 aprile 2017

Incontrare i Maestri St. Germain - Il sentiero degli ordini superiori




E ringraziamo il Maestro che è stato con noi questa sera.

E il Maestro ci dice:

Avete fatto dei discorsi molto profondi, ma non vi dovete preoccupare di che ruolo hanno i Maestri!

Perché i Maestri, come sapete, scendono sulla Terra per portare una nuova parola, un nuovo insegnamento,e qualsiasi ipotesi è una speculazione mentale, che non vi porta nessuna apertura, poiché quando sarà il momento forse alcuni di voi lo riconosceranno, altri lo disconosceranno, ma non è per questo che i Maestri scendono sulla Terra!

I Maestri non scendono sulla Terra per essere conosciuti!
Anche se raccolgono intorno a sé anime evolute che li riconoscono,
ma li riconoscono nella parola, negli atti, nell’amore che diffondono intorno a sé.

Spesso, come sapete, i Maestri incarnati richiamano a sé dei discepoli:
li scelgono uno per uno, affinché poi possano portare a loro volta la parola nel mondo.

Questo è il compito dei discepoli: connettersi con il Maestro e diffondere, come una goccia d’acqua, che piano piano alimenta il deserto, e permette ai fiori di crescere, e alle anime di sperimentare, di trovare la pace, di trovare l’armonia.

Noi, come vi diciamo spesso, siamo legati a voi, perché voi siete il nostro tramite:
cuore aperto significa poter trasferire con il linguaggio degli umani le nostre volontà,
gli obiettivi, gli incoraggiamenti, nuove visioni.

Tanto è cambiato nei tempi, tanti Maestri si sono avvicendati, una lunga strada è stata fatta nell’evoluzione e nell’equilibrio,
per l’evoluzione e per l’equilibrio, ma c’è ancora tanto da fare, sempre più in rarefazione, sempre più nella trasmutazione,
sempre più nella conoscenza sottile, e questa conoscenza ritorna dai tempi dei tempi, perché:
Era, E’ e Sarà.

Una conoscenza antica che era già a disposizione di tutti e che poi è svanita per la volontà degli uomini,
per l’ingordigia degli uomini, per l’avidità, e che ora piano piano ritorna.

Avete dovuto passare da diverse situazioni fino ad arrivare alla scoperta scientifica, alla meccanicità, all’uso dell’elettronica
per poi passare oltre e per scoprire che tutti questi sono strumenti che vi aiutano a cambiare il modo di pensare, e persino il modo di agire.

State nell’osservazione, state nella sperimentazione, state nella guarigione.

E ricordate che ogni volta che vi dite: IO SONO, fate un passo in avanti per la guarigione della vostra anima.

Vi benedico e vi saluto”.


Surabhi, giovedì 13 aprile 2017

giovedì 13 aprile 2017

Draghi e Unicorni




E ringraziamo i Draghi e gli Unicorni che sono stati con noi questa sera, accompagnati dalle loro Divinità.
In particolare c’è stata la presenza della Divinità dell’Unicorno,
perché l’Unicorno raramente si sposta da solo, ma si muove accompagnato dal suo mondo fatato, che lo protegge energeticamente dalle influenze esterne.

L’Unicorno è troppo delicato per entrare i contatto con tutti gli umani non perché tema,
ma semplicemente perché la sua energia di vibrazione, così forte, è in contrasto con le energie più spesse, più carnali.
In questo sta la delicatezza dell’Unicorno che, al contrario, è un animale forte, potente e indistruttibile.

L’Unicorno potenzia le nostre capacità di visione, le capacità di connessione,
e restare in connessione con Lui significa attingere ai mondi superiori con maggior facilità, maggior versatilità.

Potremmo definirla un’autostrada, una via preferenziale, una via limpida, cristallina, anche nel sentire e nell'agire; una via del cuore, dove ogni energia che viene messa in atto e in contatto con l’Unicorno, confluisce nel Tempio.

Il Tempio si alimenta delle energie sottili, delle energie coscienti, delle energie di Luce.
L’Unicorno è un tramite tra il mondo del materiale, il mondo dei Maestri e delle Gerarchie Angeliche.

E’ come un passaggio, un passaggio di Luce.

Così come il Drago porta l’energia nell’incarnazione con tutta la sua forza e la sua potenza, così l’Unicorno porta la sua energia nelle liberazione, nell’evoluzione dell’anima.
Andate in pace e alimentate il Vostro cuore.



Surabhi, giovedì 30 marzo 2017

martedì 7 febbraio 2017

Imbolc - tempo di cambiamento

Imbolc - tecnica mista su carta  by Surabhi
E la Dea ci dice:

“Figlie, è sì il tempo del rinnovamento ma soprattutto è il tempo della Luce,
è il tempo di abbandonare ciò che non vi serve,
è il tempo di riflettere e prepararvi ai prossimi eventi,
è il tempo ancora dell’interiore, perché il sole sta nascendo,
ma è ancora il tempo di rivolgersi dentro di sé.

Ogni donna porta dentro di sé il seme del frutto che nascerà, indipendentemente dall’età,
perché ci sono semi per l’incarnazione e semi per lo sviluppo spirituale,
e quando si passa il periodo di portatrici di semi per l’incarnazione,
si diventa portatrici di semi per la spiritualità,
per l’accudimento degli altri,
per la sorellanza e la fratellanza.

Il seme ha tante facce,
il seme quando si apre porta all'esterno la sua forza, il suo nutrimento e la sua costanza,
e voi dovete essere come questi semi:
portatrici di benessere, di accudimento, di forza e di incoraggiamento,
poiché ogni donna è un valore inalienabile.

E imparare a guadagnarsi il rispetto e la considerazione, è fondamentale,
perché nel momento in cui riconoscerete voi stesse, sarete riconosciute anche dagli altri,
e spanderete intorno la vostra Luce, il vostro equilibrio e la vostra armonia.


E vi dico: Andate in pace,  perché io sono sempre vicino a voi e con voi”.

Surabhi, mercoledì 1 febbraio 2017